La Valle d’Aosta nella Preistoria

La Valle d’Aosta offre al visitatore diversi itinerari storici, che permettono di scoprire un passato anche molto lontano. Per questo motivo oggi vi vogliamo parlare del tempo in cui i territori valdostani furono abitati dai nostri antenati.
La storia del nostro passato più antico
Fino a qualche anno fa erano ancora poche le informazioni riguardanti il periodo preistorico della Valle d’Aosta, ma grazie ai continui scavi e ricerche le informazioni stanno diventando via via più numerose.
Si sa infatti che a seguito dello scioglimento del ghiacciaio balteo, iniziato 10000 anni fa, che un tempo ricopriva interamente la valle centrale della Valle d’Aosta, sono nati i primi insediamenti umani. Si trattava per lo più di popoli cacciatori e nomadi, che si spostavano proprio per la ricerca del cibo. Sarà poi durante il Terzo millennio che la Valle d’Aosta verrà abitata da forme di vita più complesse, e che corrisponde cronologicamente al passaggio dall’epoca neolitica all’Età del Rame, caratterizzata dall’invenzione di numerosi oggetti che possiamo definire tecnologici.
In questo periodo venne infatti inventato l’aratro, la ruota e importati oggetti metallurgici. Ed è proprio grazie al ritrovamento di questi reperti, che siamo venuti a conoscenza del fatto che i nostri antenati sono stati un popolo di agricoltori; ad esempio sono stati ritrovati utensili di ceramica, macine e addirittura dei cereali raccolti dall’uomo della preistoria. Ma non solo, infatti sono molti gli oggetti religiosi emersi grazie agli scavi, che dimostrano come questi popoli erano esattamente legati alle pratiche religiose.
Diversi furono le nuove tecniche e materiali utilizzati per creare oggetti utili nell’agricoltura e nella caccia, al punto che dall’età del Rame si passò all’età del Bronzo e infine a quella del Ferro.
Grazie dunque ai continui scavi, che hanno messo in luce molti reperti risalenti alle diverse “Età” dell’uomo preistorico, è nata l’area megalitica di Saint Martin de Corléans.
Che cos’è Saint-Martin de Corléans?
Nel 1969 nella periferia di Aosta stavano iniziando gli scavi a scopo edilizio, quando ci si imbatté in un vasto insediamento preistorico, di cui si comprese subito l’importanza che aveva a testimoniare la storia di questa regione. Fu così che dai lavori di costruzione di nuove abitazioni, si passò ad effettuare degli scavi archeologici.
L’area megalitica di Saint-Martin de Corléans nasce nel terzo millennio a.C. come un santuario all’aria aperta, nel quale una serie di pali lignei, sostituiti successivamente da incredibili stele antropomorfe di pietra, ovvero giganti statue delle divinità professate al tempo, o eroi, venivano disposti secondo dei precisi schemi. Successivamente, lo stesso luogo si trasformò, diventando una necropoli. A partire da questo momento vennero costruiti dei monumenti funebri con le imponenti stele. Gli scavi mostrano inoltre come le tombe non venivano semplicemente posizionate, ma la loro disposizione seguiva precisi schemi legati ai culti e alle sepolture.
Visto la grande quantità di ritrovamenti si può ipotizzare con una certa sicurezza la presenza di un abitato stabile, di cui tuttavia non sono ancora rinvenuti i resti.
Grazie dunque alle numerose scoperte di vari oggetti prese vita il Museo, che con un percorso storico e cronologico, grazie all’ausilio dei reperti rivenuti e ai pannelli espositivi, permette di scoprire e conoscere la Preistoria della Valle D’Aosta. Al suo interno è possibile ammirare le stele antropomorfe, veri giganti di pietra, lavorate di modo da rendere identificabile la figura umana: la loro osservazione permette di identificare i principali attributi umani: testa, sopracciglia, naso, spalle, braccia, mani, oltre ad abiti, collane ornamentali, cinture ed armi, dei veri e propri supereroi dell’antichità!
Le incisioni rupestri di Bard
La Valle d’Aosta è ricca di testimonianze di epoche remote, oltre all’area megalitica di Saint Martin de Corléans, un luogo da non perdere è situato ai piedi dell’imponente Forte di Bard, dove degli occhi attenti potranno identificare delle incisioni risalenti al Neolitico finale (3000 – 2700 a.C.): si tratta di lunghe linee serpentiformi legate a culti religiosi. Questo parco archeologico è inserito tra massi erratici, marmitte dei giganti (enormi cavità cilindriche formatesi dall’azione erosiva delle acque sub-glaciali) e rocce montonate, un interessante geosito al quale vale la pena dedicare una visita.
La scoperta dei siti preistorici della Valle d’Aosta è senza dubbio ricca di emozioni e di incredibili scoperte: ecco perché il nostro consiglio è quello di farvi accompagnare in questo viaggio dalle nostre guide. Proprio loro sono infatti le ideatrici di una serie di visite e laboratori didattici, creati sia per i più piccoli, ma anche per gli adulti, che sicuramente affascineranno tutti i visitatori.
