Il castello di Issogne: il castello di sogni

Sontuosa dimora signorile situata nella bassa valle, il castello di Issogne è un sogno ad occhi aperti, che non potrà non incantarvi.
Se pensate che un castello debba necessariamente possedere una solida cinta muraria, delle alte e spesse torri, dei ponti levatoi e delle anguste prigioni, allora la vista dell’esterno del tutto privo di apparati difensivi del castello di Issogne potrebbe in un primo momento deludervi.
Ma dopo aver varcato la soglia d’ingresso, “l’oggi sparisce d’un colpo e rivive d’un colpo il passato e le forme e gli aspetti del passato ci si pongono in una armonia così piena ed indisturbata, che ci sembrano quasi per immediata contiguità famigliari e ridestano dall’ultimo fondo dell’essere nostro ataviche memorie, di modi, di consuetudini, di atti, di parole, di sentimenti che credevamo ignorare …”. Con queste parole Giuseppe Giacosa ci racconta le incredibili sensazioni che si provano entrando nel castello.
La storia del Castello di Issogne
Il castello di Issogne fu proprietà prima del vescovo di Aosta e poi della famiglia Challant. L’edificio medievale fu trasformato radicalmente alla fine del XV secolo per volere di Giorgio di Challant, che ne fece uno splendido palazzo per il nipote Filiberto.
Dopo aver superato l’androne, i vostri occhi non sapranno più dove soffermarsi, tante sono le bellezze racchiuse in questa meraviglia: dalla fontana del melograno, capolavoro assoluto del cortile interno del castello, all’incantevole giardino all’italiana.
Entrare nel castello dà l’impressione di vivere in una fiaba: all’ingresso, su un ampio cortile e un giardino all’italiana sorge la famosa fontana del Melograno in ferro battuto; poco distante lo sguardo non può non cadere sul porticato, ornato dalle splendide lunette affrescate che mostrano delle scene di vita quotidiana.
Gli ambienti interni, meravigliosamente affrescati, sono allestiti con numerosi mobili originali. Di singolare bellezza sono la Sala di Giustizia, la Cappella e all’interno delle stanze private, gli oratori di Marguerite de La Chambre e di Giorgio di Challant.
La residenza visse il suo periodo d’oro nel Cinquecento, al termine del quale iniziò il suo lento declino. Nel 1872, il pittore Vittorio Avondo acquistò l’edificio restaurandolo e restituendogli il suo antico splendore.
Il castello è oggi di proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta. É possibile raggiungere il castello lasciando l’auto o il pullman nel parcheggio situato a 150 metri di distanza dall’antica dimora.
Gli affreschi del Castello di Issogne
Poco oltre, le lunette affrescate del porticato: il corpo di guardia, il mercato, le botteghe… vi faranno rivivere alcuni momenti della vita quotidiana del XV secolo. Sugli affreschi, e sparsi sui muri noterete delle scritte particolari: dal Quattrocento tutto coloro che venivano in visita al castello lasciavano una traccia scritta della loro presenza: firme, date, ma anche nascite, morti, amori… testimoni di intriganti storie avvenute in questa cornice splendida.
Percorrendo le stupende sale del castello, interamente affrescate ed ammobiliate, potrete rivivere le antiche vicende della nobile famiglia che lo abitò, i signori di Challant.
I Signori di Challant
Noterete un po’ ovunque la presenza del priore Giorgio di Challant, grande mecenate che trasformò l’antico maniero nell’attuale dimora signorile.
Altre storie ci racconta il castello, come le tristi vicende famigliari avvenute nel Cinquecento, fonte di chiacchiere in tutte le corti europee, che implicarono Renato, uno dei più importanti esponenti della famiglia Challant.
La sua prima sposa, abituata alla vita di corte milanese, si annoiava a morte nel provinciale castello di Issogne, dove viveva in quasi totale assenza del marito, spesso occupato in missioni che lo allontanavano per lunghi periodi. La povera contessa colmò questo vuoto facendosi consolare dai suoi amanti.
Proprio a causa delle ignominie compiute con il suo ultimo amante, dopo qualche anno di matrimonio, fu decapitata. Se sentirete degli strani rumori nel castello, non spaventatevi, è il fantasma della contessa Biancamaria: dicono che si aggiri avvolto in un mantello bianco, con la testa tenuta tra le braccia.
Il secondo matrimonio di Renato, avvenuto con Mencia di Portogallo, creò dei nuovi problemi: l’assenza di un erede maschio condannò la sua discendenza a perdere il titolo di Conte ed i feudi, ma nemmeno l’onore fu risparmiato al povero Renato: proprio in questo castello, la sua figlia primogenita scappò con uno scudiero nella notte prima delle nozze!
Vicende travagliate e numerosi passaggi di proprietà coinvolsero il castello, ma una nuova era lo riportò alla luce alla fine del XIX secolo grazie all’intervento di Vittorio Avondo, pittore torinese appassionato di Medioevo che comprò e restaurò il castello, per poi donarlo allo stato italiano nel 1907, regalandoci questo castello da sogno, capace ancor oggi di lasciare a bocca aperta chiunque varchi la sua soglia.
Fotografie tratte dal sito www.lovevda.it
Orari castello di Issogne
Da ottobre a marzo: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 Chiuso il lunedì
Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio
Da aprile a settembre: dalle 9.00 alle 19.00, tutti i giorni
Costo visita castello di Issogne
Intero: € 5,00
Ridotto: € 3,50 (comitive di almeno 25 persone paganti, studenti universitari, convenzioni specifiche)
Ridotto minori: € 2,00 (ragazzi di età compresa fra 6 e 18 anni, scolaresche)
Gratuito: bambini fino a 6 anni non compiuti, soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e loro accompagnatori, insegnanti e accompagnatori di scolaresche, in proporzione di 1 ogni 10 alunni.
Si ricorda che è necessario contattare una guida turistica della Valle d’Aosta per prenotare gli ingressi ai castelli per i gruppi.
L’immagine di testata è tratta dal sito www.lovevda.it
Visita guidata al castello di Issogne
